domenica 26 aprile 2015

Guardavamo i fuochi d'artificio sdraiati sul letto...

Stavamo cenando, un anno fa, seduti a quel tavolo senza forma.
Stavamo cenando ed era tardi perchè ci eravamo come sempre riempiti la giornata di impegni ed eravamo tornati a casa che stava per cominciare a fare buio. Stavo parlando di non ricordo cosa con lo sguardo fisso su quella riproduzione della notte stellata che hai appeso davanti al tavolo, quando abbiamo cominciato a sentire quel rumore. Ci siamo chiesti cosa fosse. Il suono non era così chiaro. Erano fuochi d'artificio. Ancora fuochi d'artificio. Siamo corsi in camera da letto a guardarli increduli. Ancora fuochi d'artificio. Li avevano fatti già la settimana prima e il mese prima. Li avevamo guardati dalla finestra della camera da letto, comodi comodi, dicendoci a vicenda ma che bello. Ma che bello vivere in mansarda. Ma pensa che vista. Ma chi se li vede i fuochi d'artificio così, senza star col collo tutto piegato. Ma che bello, ma che bello. Alla facciazza loro. Quella volta lì io non ci credevo. Non mi pareva vero di vedere da casa i fuochi per tre volte di fila. Senza nemmeno fare la fatica di uscire. Senza rodermi il fegato perchè sento il rumore ma non riesco a vederli, o li vedo male. E mentre stavo lì, con la testa fuori dalla finestra, tu mi hai chiamata e mi hai detto: "Siamo così in alto che si vedono dal letto". Sono arrivata da te e mi sono sdraiata, appoggiandomi con la testa alla tua spalla. Ho guardato la finestra e sì, avevi ragione, da sdraiati riuscivamo a vederli. E lì mi hai detto: "Chi se li guarda i fuochi d'artificio sdraiato sul letto? Solo noi".
Ecco, lì io ho pensato che a me le mansarde non garbano. Che sono giocattolini carini, ma per viverci proprio no. Però la vista sul fuoco d'artificio compensava tutti gli inconvenienti. Compensava il soffitto che scendeva. Compensava il caldo africano d'estate e il freddo artico d'inverno. Compensava le minifinestre e l'assenza di balconi e davanzali. Ho pensato chi se ne frega se non ho posti dove mettere il mio crisantemo. Sono rimasta lì accucciata a te a guardare i fuochi e ho sentito quella sensazione nello stomaco da attimo fuggente. Mi sono chiesta chissà se ricorderò questo momento. Chissà se potrò mai riviverne uno simile. Denotando un discreto fatalismo, perchè ancora di programmi in testa non ne avevamo. Ancora non sapevo che la nostra strada avrebbe preso una svolta improvvisa. Non lo avevo nemmeno programmato. Era ancora un Que serà, serà. Ecco, io mica sapevo che non ci sarebbe stata un'altra volta, che probabilmente non ci sarà mai più, ma al tempo stesso sotto sotto lo sapevo.
Siamo un po' ridicoli, ad affezionarci così alle cose, ai luoghi, eppure negli ultimi giorni spesso mi domando come farò senza una mansarda da cui guardar sdraiata i fuochi d'artificio. Senza tutti quegli angoli saturi di ricordi. Ti confesso - è patologico, lo so - ti confesso che avrei voluto fotografare tutto. Per riguardare. Per essere ancora lì tra 15, 30, 40 anni. Ancora nella mansarda in cui mi hai trascinata quando ero solo un germoglio di donna. Me ne sono accorta quando hai iniziato a inscatolare tutto. Ora non posso più farlo. Sarebbe la foto di un cantiere. Mi rimangono sfondi di foto che ti ho fatto a tradimento qui e lì nelle diverse stanze. E tutti quei ricordi, che pian piano sbiadiranno.

6 commenti:

  1. trasloco.....
    è una parola che ricorda gioie e dolori allo stesso tempo
    è una parola che ho affrontato troppe volte
    ora ho voglia di un po' di stabilità, fosse anche solo nell'indirizzo di residenza :-)

    RispondiElimina
  2. Ma che bel post, che bei ricordi e sensazioni :)
    Ti capisco benissimo, anch'io spesso vorrei aver fatto foto ( o ancora meglio veri e propri dipinti) in certi momenti...
    L'unica cosa che possiamo fare è cercare di non dimenticare e di mantenere quell'immagine sempre vivida dentro noi

    RispondiElimina
  3. I ricordi potranno anche sbiadire ma. In si cancelleranno, soprattutto se sono belli!

    RispondiElimina
  4. In verità ho ceduto e, in modo decisamente maniacale, ho fatto un sacco di foto ai dettagli della casa e al cantiere che è diventato
    :)

    RispondiElimina
  5. da quando hai un crisantemo??
    comunque, questo post è bellissimo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Da un anno e mezzo. È meraviglioso. Ricevuto in regalo per il nostro primo anniversario. Quando uno è dark mica si può sputtanare la carriera regalando una piantina di rose, oh. Metterò una foto, giuro.

      Elimina