sabato 28 novembre 2015

Non pensi quale meraviglia sia il corpo di un essere vivente, e quale stupefacente meccanismo racchiude? Pensa alla capacità del suo cervello di elaborare pensieri, ai suoi occhi di percepire le cose, ai suoi orecchi di udire i suoni, al suo cuore di pulsare, ai suoi polmoni di assorbire l’aria, ai suoi reni di filtrare il sangue. Pensa a questo capolavoro dell’universo che sarà annientato per sempre, a causa tua. Considera la tua vita e paragonala a quella degli animali allevati. La tua lunga vita è piena di tante cose, ma nella sua brevissima esistenza un animale d’allevamento non conosce che privazione e sofferenza. Mentre tu sei in una casa confortevole, pulita e riscaldata, al coperto dal freddo, dal gelo, dal vento, dalla pioggia; mentre tu dormi in un letto morbido e caldo; mentre ti svaghi, ti diverti, giochi, leggi, l’animale è li, al buio, incatenato senza potersi muovere e senza il conforto di potersi avvicinare al suo simile. L’animale non fa nulla, perché non può fare nulla, solo aspetta, nel buio della notte, mite, paziente, tra i suoi stessi escrementi, e non ha nulla se non la sua stessa vita. In una solitudine abissale, soffre in silenzio, in un dolore che non sa spiegarsi e contro il quale è senza scampo. E senza la possibilità di essere salvato si avvia impotente verso la morte.

- M. Hack, Perché sono vegetarian.

giovedì 26 novembre 2015

martedì 24 novembre 2015

La maggior parte delle donne sa cosa vuol dire sentirsi ogni giorno sempre più invisibile.

- Chuck Palahniuk, Invisible Monsters. 

mercoledì 18 novembre 2015

Era Norwegian Wood dei beatles in una annacquata versione orchestrale. E come sempre mi bastò riconoscerne la melodia per sentirmi turbato. 

- H. Murakami, Tokio blues Norwegian Wood.



venerdì 13 novembre 2015

Perché indugi in malinconie inessenziali?

- I. Calvino, Le città invisibili.

mercoledì 11 novembre 2015

Tu appartieni a me, anche se non dovessi vederti mai più.

- F. Kafka, Lettere a Milena.

domenica 8 novembre 2015

Ma tu sei cinico o no?
Io sono infelice. Forse se fossi davvero cinico starei meglio.
- C. Bukowski.

giovedì 5 novembre 2015

Ma più inscenavo questa farsa più mi sentivo diverso. Il solco che mi divideva dagli altri si faceva più profondo. Da solo ero felice, con gli altri dovevo recitare.

- N. Ammaniti, Io e te



Piccolo appunto doveroso:
Io Ammaniti lo adoro, ma questo libro l'ho vissuto veramente male. Mi è parso che affrontasse con faciloneria ed eccessiva superficialità una questione drammatica come la dipendenza da droga e, ci aggiungerei, non penso che Ammaniti sia una persona superficiale o non sia un buono scrittore, ma che non abbia proprio centrato la questione o che - cosa non da escludere - abbia toccato un tema a me troppo vicino senza riuscire a trasmettermi ciò che in prima persona ho vissuto.

Ho trovato questo libro così disturbante che, dopo averlo finito, l'ho passato ad un amico fanatico anche lui di Ammaniti dicendogli: "Tienilo pure, non mi è piaciuto"... quindi non posso nemmeno rileggerlo per dargli una seconda chance.
Certo che se ripenso a "Come Dio comanda", "Ti prendo e ti porto via" e "Io non ho paura" mi vien male al cuore a farci il paragone.
 

lunedì 2 novembre 2015

Siamo irrimediabilmente diversi, ed è bello incontrare gente diversa, ma forse è impossibile capirla fino in fondo. Come in quella canzone incredibile dei Cure dove lei è bellissima e il povero la guarda ammirato e lei si sente offesa e Robert Smith dice: « Ecco perchè ti odio »

- E. Brizzi, Jack Frusciante è uscito dal gruppo.