giovedì 5 novembre 2015

Ma più inscenavo questa farsa più mi sentivo diverso. Il solco che mi divideva dagli altri si faceva più profondo. Da solo ero felice, con gli altri dovevo recitare.

- N. Ammaniti, Io e te



Piccolo appunto doveroso:
Io Ammaniti lo adoro, ma questo libro l'ho vissuto veramente male. Mi è parso che affrontasse con faciloneria ed eccessiva superficialità una questione drammatica come la dipendenza da droga e, ci aggiungerei, non penso che Ammaniti sia una persona superficiale o non sia un buono scrittore, ma che non abbia proprio centrato la questione o che - cosa non da escludere - abbia toccato un tema a me troppo vicino senza riuscire a trasmettermi ciò che in prima persona ho vissuto.

Ho trovato questo libro così disturbante che, dopo averlo finito, l'ho passato ad un amico fanatico anche lui di Ammaniti dicendogli: "Tienilo pure, non mi è piaciuto"... quindi non posso nemmeno rileggerlo per dargli una seconda chance.
Certo che se ripenso a "Come Dio comanda", "Ti prendo e ti porto via" e "Io non ho paura" mi vien male al cuore a farci il paragone.
 

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