venerdì 29 maggio 2015

Come medico a volte non sai, quando vedi una famiglia soffrire tanto, se sia giusto piangere.
Oggi che ho più esperienza, e mi sono trovato spesso in quella situazione, so, da professionista, che è giusto piangere. Mostrare agli altri quel lato di te e fargli capire che sei un essere umano. Li aiuta a sentire che ci sei e che sei lì per prenderti cura di loro.

- Thomas Hooven



giovedì 28 maggio 2015

Visto che Fabio Volo è pure scrittore, Emanuele Filiberto di Savoia è pure cantante e Stefano Bettarini e pure inviato speciale, io da oggi sono pure ingegnere navale.


(spiando sulla mia baceca feisbuk di cinque anni fa...)

lunedì 25 maggio 2015

La coca è la risposta esaustiva al bisogno più impellente dell'epoca attuale: l'assenza di limiti.

- R. Saviano, Zero Zero Zero.

venerdì 22 maggio 2015

L'amore è un difetto meraviglioso.

- G. Simsion

(questa più che una citazione è il titolo del libro, ma non stiamo a guardare i peli nelle uova, via)

martedì 19 maggio 2015

Mio Babbo

Mio babbo che mi ha svergognato,
che ha perso tutte le battaglie,
mio padre che era bugiardo,
mio padre che bestemmiava i santi
e poi si metteva in ginocchio
davanti le madonnine,
mio padre che era bello
e si guardava nello specchio,
mio padre che era povero,
che era ambizioso, che cantava,
mio padre che non mi ha insegnato nulla,
mio padre che tutti lo fregavano,
mio padre che non sapeva il latino
e poco anche l’italiano,
che dall’America è tornato
con un penny e tre parole d’inglese,
mio padre che voleva «commendatore»
scritto sopra la busta,
mio padre fra i padri il più sgangherato
ha scritto dentro di me
tutte le mie poesie.

Nino Pedretti

venerdì 15 maggio 2015

E penso di essere arrivata a crederci un pochino anch'io, alla festa, come si può credere a una storia in un libro. Ogni tanto mi immaginavo come mi sarei vestita, e quanto avrei bevuto, e a che ora sarei venuta via. Se per tornare a casa avrei preso un taxi. Cose così. Alla fine mi sembrava di andarci davvero. Però nemmeno nella fantasia mi vedevo a parlare con qualcuno, alla festa. Ero sempre contenta di levarmi dai piedi.

- N. Hornby, Non buttiamoci giù.

martedì 12 maggio 2015

Gli uomini non cambiano?


Parlavo, nei giorni scorsi, con un caro amico di una vicenda spiacevole capitatagli anni fa che ancora oggi gli provoca malessere al solo pensiero. Cerco sempre il positivo in ogni cosa, io, e anche lì, di fronte alle portate del pranzo che ci separavano, ci provai. Me ne uscii con una frase tipo: "Vedi, però, questa vicenda è stata molto brutta ma fondamentale per fare di te la persona che sei ora. Senza averla vissuta non avresti preso una certa piega.Quindi, forse, è stato un bene".
Lui piantò i suoi occhi cerulei nei miei e rispose: "No".
Come no? No.
"No. Vedi, penso che certe cose si possano capire senza passare necessariamente da esperienze così brutte e dolorose"

Esperienze così brutte e dolorose. Perchè serve una dimensione, in tutto. E una quantità. Non devo lanciarmi fra le fiamme di un fuoco per capire che è meglio non infilarci la mano.

Facebook quest'anno ha tirato fuori una cosina interessante. Accadde oggi. Ti puoi riguardare ciò che hai fatto negli anni scorsi senza andare manualmente a cercare. Io la sto sfruttando per raccattare tutte le citazioni che ho disseminato qua e là nel corso degli anni.

Oggi stavo ascoltando Mia Martini quando sono andata a riguardare le cose pubblicate nel corso degli anni. Ecco, proprio in fondo all'elenco delle pubblicazioni c'era quella roba lì, che ho messo a inizio post. E mentre il mio stomaco si chiudeva leggendo quelle parole, mi sono accorta che Mia si stava sgolando dicendo che gli uomini non cambiano. E nelle coincidenze non ci credo. O meglio, ufficialmente dico che ci credo, ma ufficiosamente io non credo nelle coincidenze e nel caso. Credo nel fato e in un Dio che talvolta ha un umorismo un po' del cazzo.

Vedi, penso che certe cose si possano capire senza passare necessariamente da esperienze così brutte e dolorose.

Questa è una vicenda di cui non parlo volentieri e che ho cercato in ogni modo di insabbiare, nei miei ricordi,  nonostante sia stata fondamentale per farmi diventare la persona che sono ora. L'ho insabbiata perchè mi crea insofferenza verso me stessa e verso la stupidità che ho avuto.
Giravo con un mio amico per Milano quando mi è arrivato l'ultimo sms ricevuto da lui.

"Morosa mi ha detto di scegliere tra lei e voi amiche. Situazione di merda grazie a chi non si fa i cazzi suoi"

A non farsi i cazzi nostri eravamo noi, ovviamente, colpevoli di aver cominciato a non vedere di buon occhio delle uscite della suddetta donzella e di averne parlato in un forum privato. Non lei, che dava della persona disponibile a destra e a manca e che era entrata nel forum segreto per scoprire cosa si dicesse sul suo conto. E nemmeno lui, che al forum segreto aveva accesso e che le diede le credenziali per entrare e leggere.
Già questo, probabilmente, avrebbe dovuto farmi aprire gli occhi. Ma ero una pischellina adolescente. Avessi avuto la testa che ho ora, con tutta probabilità, nemmeno avrei sprecato tempo a parlarne.

"Devi seguire il tuo cuore. Scegli ciò che ti fa stare bene e ti fa sentire felice"

Avevo pensato anche che chi ti ama veramente non si permette nemmeno lontanamente di importi decisioni del genere, ma a posteriori mi rendo conto che in tutto questo pasticcio, l'unico atto d'amore è stato quel mio messaggio, a cui seguì un silenzio. Per il resto fu solo una squallida sequela di insulti e accuse da entrambe le parti, con tanto di atti della donzella ai limiti della legalità che si trascinarono negli anni a seguire.

Il mio doveroso mea culpa, in verità, lo feci.
Ho (avevo) questa tendenza fastidiosa allo schierarmi. L'insofferenza verso le ingiustizie e la necessità impellente di aprire il becco per dire la mia, quasi facesse la differenza. Avessi tenuto il capo chino, non avessi detto che per me non era giusto che una ex fosse una troia così, per partito preso, che non era giusto che una cara amica fosse una puttana da tenere a distanza perchè non voleva farsi storie serie, fossi stata indifferente al fatto che la fidanzata lo trattava come la peggio pezza da piedi, con atteggiamenti che riflettevano benissimo i problemi psicologici che aveva, e lo avessi compatito quel poco che bastava quando lui si piangeva addosso, forse le cose sarebbero andate diversamente. Ma sarebbe stata solo finzione.
La verità è che nessuno ha sbagliato nulla, ma semplicemente noi tutti eravamo incompatibili per coesistere. Loro due erano fatti per stare insieme e lui era felice di stare con lei, nonostante i litigi, nonostante le richieste assurde, nonostante le imposizioni. E allora, perchè aprire bocca, se andava bene a lui?
I problemi cominciano quando una persona pretende che l'altro faccia ciò che è ritenuto più giusto per lui, senza tenere in considerazione che è l'altro a dover decidere ciò che è giusto per se stesso.
I problemi cominciano quando una persona si fa delle aspettative sull'altro e su come dovrebbe comportarsi nei confronti del mondo infarcendo il tutto di stucchevole idealismo.

Il mio insegnamento è stato:
Non importa da quanti anni una persona è nella tua vita e quanto è profonda la vostra amicizia. Nulla garantisce e nulla la obbliga a rimanerci o ad avere cura delle tue emozioni o del tuo benessere psicologico. Quella, semmai, è una finezza in più che una persona può avere. Ma non si può additare una persona come uno stronzo perchè non l'ha. Si può scegliere di non volerci avere più a che fare, semmai.

Avrei voluto impararlo senza che nessuno prendesse il mio cuore, lo gettasse a terra, lo calpestasse e permettesse a terzi di cagarci sopra. Davvero. Non era necessario. Ma Dio solo sa quanto mi è servito.


venerdì 8 maggio 2015

Fin da piccolo ho imparato da mio zio che la pistola è uguale al portafoglio, si tira fuori solo per usarla, tutto il resto è da imbecilli.

-N. Lilin, Educazione siberiana.

martedì 5 maggio 2015

La notte sogno Gandhi. Dice che sono brava e mi fa una carezza sulla testa. Di giorno lotto contro il mio impulso di salire in macchina e andare a spaccare la faccia ad un paio di stronzi.

- M.
La giustizia umana è orribile e sbagliata, per questo motivo solamente Dio può giudicare. Peccato che in alcuni casi noi siamo obbligati a superare le sue decisioni.

- N. Lilin, Educazione Siberiana.

sabato 2 maggio 2015

Guarda come siamo messi, figliolo… Gli uomini nascono felici, però si autoconvincono che la felicità è qualcosa che devono trovare nella vita… E cosa siamo? Un branco di animali senza istinto, che seguono idee sbagliate, cercando quello che già hanno…

- N. Lilin, Educazione siberiana.