sabato 15 settembre 2018

Quando si congedarono, sentì che erano estranei in un modo per lui impensabile, e capì di essersi innamorato.

J. Williams, Stoner.

martedì 11 settembre 2018

 Poi sorrise di gioia, come sull'onda di un ricordo: pensò che aveva quasi sessant'anni e avrebbe dovuto essersi lasciato alle spalle la forza di una tale passione, di un tale amore. Ma sapeva di non averlo fatto. Sapeva che non l'avrebbe fatto mai. Oltre il torpore, l'indifferenza, la rimozione, quel l'amore era ancora lì, solido e intenso. Non se n'era mai andato. In gioventù l'aveva dato liberamente, senza pensarci; l'aveva dato a quella conoscenza che gli era stata rivelata - quanti anni prima? - da Archer Sloane. L'aveva dato a Edith, nei primi, ciechi, folli anni del corteggiamento e del matrimonio. E l'aveva dato a Katherine, come se fosse stata la prima volta. Stranamente, l'aveva dato a ogni momento della sua vita, e forse l'aveva dato più pienamente proprio quando non si rendeva conto di farlo.

J. Williams, Stoner.

mercoledì 5 settembre 2018

A Stoner non venne mai in mente che potesse considerarlo più di un semplice professore per cui nutriva grande ammirazione e che, seppur in modo amichevole, l’aiutava un po’ oltre il dovuto. Si considerava un personaggio al limite del ridicolo, per il quale nessuno mai avrebbe potuto nutrire un interesse particolare. Così, quand’ebbe riconosciuto a se stesso i suoi sentimenti per Katharine Driscoll, si preoccupò immediatamente di non far trasparire in alcun modo quello che provava.

J. Williams, Stoner.