venerdì 21 agosto 2015

Questa merita l'Oscar

"E il premio per la miglior elfina gotica nel ruolo della persona affetta da incubi deliranti è..."

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"Stanotte ho fatto un incubo: ho sognato che trovavi finalmente il brano di cui ti parlavo e che lo aveva scritto... Melissa P. Era una citazione del suo libro con la libellula in copertina e mi chiedevi: "come puoi reputarlo interessante?" e io ero sconvolta. Non capivo se dovevo rivalutare Melissa P. o la mia intelligenza"

Favolosa. E comunque il brano era di Battiato:

Teoria della Sicilia. Là dove domina l’elemento insulare è impossibile salvarsi. Ogni isola attende impaziente di inabissarsi. Una teoria dell’isola è segnata da questa certezza. Un’isola può sempre sparire. Entità talattica, essa si sorregge sui flutti, sull’instabile. Per ogni isola vale la metafora della nave: vi incombe il naufragio. Il sentimento insulare è un oscuro impulso verso l’estinzione. L’angoscia dello stare in un’isola come modo di vivere rivela l’impossibilità di sfuggirvi come sentimento primordiale.

La volontà di sparire è l’essenza esoterica della Sicilia. Poiché ogni isolano non avrebbe voluto nascere, egli vive come chi non vorrebbe vivere: la storia gli passa accanto con i suoi odiosi rumori ma dietro il tumulto dell’apparenza si cela una quiete profonda. Vanità delle vanità è ogni storia. La presenza della catastrofe nell’anima siciliana si esprime nei suoi ideali vegetali, nel suo taedium storico, fattispecie del nirvana. La Sicilia esiste solo come fenomeno estetico. Solo nel momento felice dell’arte quest’isola è vera.






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