giovedì 1 gennaio 2015

Lei aveva in mano un mazzo di disgustosi, inquietanti fiori gialli. Sa il diavolo come si chiamano ma sono i primi a comparire a Mosca. E i fiori spiccavano violentemente sul suo soprabito nero. Aveva dei fiori gialli! Brutto colore. Sbucò da via Tverskaja in un vicolo e qui si voltò. Lei conosce via Tverskaja? Ci passavano migliaia di persone, ma io le assicuro che lei vide me solo e mi guardava non si può dire inquieta ma addirittura in modo morboso. E lei mi colpì non tanto per la sua bellezza, quanto per il senso di solitudine insolito, mai visto, che c'era nei suoi occhi.

- M. Bulgakov, Il maestro e Margherita.

4 commenti:

  1. Non ti trovavo più, non trovavo più parecchie cose, leggendo le citazioni che posti mi viene voglia di leggere tutto. Ma specialmente L'incolore Tazaki Tsukuru. Non sono una grande appassionata delle cose provenienti dal Giappone, per cui non avrei mai e poi mai scoperto questo libro, perché non avrei mai cercato. Se lo trovo in biblioteca lo leggo!

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    1. Avevi smarrito il link? Anche io in verità mi sono presa una bella vacanza dal blog, ho passato un dicembre a dir poco devastante. Ti dico solo che l'ultimo avrei voluto rimanere a casa a dormire (ma poi ho fatto una scappata veloce veloce di due ore a trovare amici)... PS. Dello stesso autore io ho apprezzato di più Tokio Blues, che secondo me è anche più facilmente reperibile, essendo più datato. Prova a buttare un occhio alle citazioni di quel libro, su aNobii è pieno: sono poesia.

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    2. Precisamente, ma poi l'ho ritrovato ed è ciò che importa! Addirittura?! Passare l'ultimo dell'anno in casa a dormire/da soli è una roba che più triste non si può. Piuttosto mi drogo per stare sveglia ahah
      Beh se lo trovo ti dico, o magari lo vedrai da aNobii (dubito).

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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