giovedì 5 gennaio 2017

Gli scrittori ricordano tutto, Paul. Specialmente quello che fa male. Denuda uno scrittore, indicagli tutte le sue cicatrici e saprà raccontarti la storia di ciascuna di esse, anche della più piccola. E dalle più grandi avrai romanzi, non amnesie. Un briciolo di talento è un buon sostegno, se si vuol diventare scrittori, ma l’unico autentico requisito è la capacità di ricordare la storia di ciascuna cicatrice.L’arte consiste nella perseveranza del ricordo.Chi l’aveva detto? Thomas Szasz? William Faulkner? Cyndi Lauper?

- S. King, Misery.

2 commenti:

  1. Mitico Stephen... hai presente L'ultimo piolo?

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  2. No, mi manca. Pensa che a me il caro King non ha mai convinta molto. Tralasciando la serie della Torre Nera, che adoro e si discosta abbastanza dalle altre opere (nonostante i numerosissimi riferimenti), è stato Il gioco di Gerald a farmi un po' cambiare idea. Quando l'ho finito ho pensato che il libro di per sè non mi era piaciuto molto, ma che uno scrittore in grado di scrivere un libro intero ambientato in una stanza che non ti facesse venire voglia di buttarlo dalla finestra entro le prime cento pagine era un maledetto genio.

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