I partigiani
Non è per via della gloria,
che siamo andati in montagna,
a fare la guerra.
Di guerra eravam stanchi,
di patria anche.
Avevamo bisogno di dire:
lasciateci le mani libere,
i piedi, gli occhi, le orecchie;
lasciateci dormire nel fienile,
con una ragazza.
Per questo abbiam sparato,
ci siam fatti impiccare,
siamo andati al macello
col cuore che piangeva,
con le labbra che tremavano.
Ma anche così sapevamo
che di fronte a un boia di fascista
noi eravam persone, e loro marionette.
Nino Pedretti
Sono nato e cresciuto in uno dei luoghi teatro di battaglie partigiane, dove è stata fondata una delle repubbliche partigiane.
RispondiEliminaMa ancora fatico ad accettare per buone tutte le loro azioni e non amo festeggiare il 25 aprile, perchè vorrei si ricordasse di più quanto noi italiani siamo un popolo di pecoroni ed evitassimo di rifare gli stessi errori, anche se con conseguenze meno cruente
io amo tantissimo il 25 aprile ed adoro questa poesia
RispondiEliminaChe bello rileggerla dopo tanti anni.
RispondiEliminaGrazie.
A.A.