Ma più inscenavo questa farsa più mi sentivo diverso. Il solco che mi divideva dagli altri si faceva più profondo. Da solo ero felice, con gli altri dovevo recitare.
- N. Ammaniti, Io e te.
Piccolo appunto doveroso:
Io Ammaniti lo adoro, ma questo libro l'ho vissuto veramente male. Mi è parso che affrontasse con faciloneria ed eccessiva superficialità una questione drammatica come la dipendenza da droga e, ci aggiungerei, non penso che Ammaniti sia una persona superficiale o non sia un buono scrittore, ma che non abbia proprio centrato la questione o che - cosa non da escludere - abbia toccato un tema a me troppo vicino senza riuscire a trasmettermi ciò che in prima persona ho vissuto.
Ho trovato questo libro così disturbante che, dopo averlo finito, l'ho passato ad un amico fanatico anche lui di Ammaniti dicendogli: "Tienilo pure, non mi è piaciuto"... quindi non posso nemmeno rileggerlo per dargli una seconda chance.
Certo che se ripenso a "Come Dio comanda", "Ti prendo e ti porto via" e "Io non ho paura" mi vien male al cuore a farci il paragone.
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