Per quei giovani - rappresenti di quel 40 percento di egiziani che vivono sotto la soglia di povertà, di quei dodici milioni che vivono nelle baraccopoli o di quel milione e mezzo che sta nelle "città dei morti" - tutte le discussioni sulla costituzione, le elezioni e il sistema di governo del Paese sono solo paroloni che si leggono sui giornali. Paroloni che non significano nulla, a meno che non abbiano un effetto immediato sulla loro possibilità di trovare lavoro, sui loro stipendi e sulle loro condizioni di vita. Tutte cose, mi pare, a cui le varie fazioni non sono interessate.
- Mohamed Abo el-Gheit, Le rose e il pane.
Internazionale 1083
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